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OPEN AI

Open AI

Intelligenza artificiale, meglio prevenire che curare

Come Stephen Hawking, Elon Musk ritiene che gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale possano costituire un potenziale rischio per il futuro dell’umanità. Per questo ha fondato Open AI, una società no-profit il cui scopo è quello di  rendere pubblica e condivisa la ricerca avanzata sull’AI (Artificial Intelligence) e i risultati che essa produce.

Il rischio è quello di lasciare alle intelligenze artificiali il potere decisionale su questioni di importanza mondiale come ad esempio i conflitti tra le Grandi Potenze, sostituendosi alla discrezionalità del pensiero umano e delle sue emozioni.

Elon Musk ritiene che dal momento in cui le intelligenze artificiali supereranno quelle umane un nuovo conflitto internazionale potrebbe essere avviato non dai leader dei vari Paesi ma da uno dei loro sistemi di intelligenza artificiale, se questo dovesse decidere che un attacco preventivo costituisce il percorso ideale per la vittoria.

L'intelligenza artificiale (AI) si occupa di realizzare macchine pensanti, ovvero macchine e programmi che possano risolvere, in modo del tutto autonomo, vari problemi con il ragionamento. L’automazione, sempre più articolata, ha dato vita a due teorie fondamentali: l’Intelligenza Artificiale debole (Weak AI) e l’Intelligenza Artificiale forte (Strong AI), così chiamate grazie allo studioso John Searle.

 

La Weak AI, attualmente utilizzata in vari settori, permette di realizzare sistemi che possano agire con successo in molteplici funzioni complesse utili per l'uomo. Tuttavia la macchina dotata di Weak AI, pur essendo in grado di simulare il comportament umano, non potrà mai eguagliarlo o superarlo. Dunque tale macchina non è capace di pensare in maniera autonoma, svolge egregiamente il suo compito ma ha bisogno della presenza dell’uomo.

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La Strong AI, temuta da Elon Musk, è invece un'intelligenza autonoma in grado di eguagliare quella umana. Per nostra fortuna, non esiste ancora un modello di macchina così evoluto, ma gli scienziati pensano che in un futuro prossimo tutto ciò possa essere inevitabile.

Proprio per questo è stato inventato un test che, nel caso in cui la macchina dovesse superarlo, potrà certificare l'autenticità di una Strong AI.

Il test prevede quattro passaggi:

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1) Test di Turing, un gioco che coinvolge tre partecipanti: una macchina (A), un uomo (B) e un terzo individuo (C). Ponendo una serie di domande l'individuo "C" dovrà indovinare la natura umana di “A” e “B”. Quindi "A" dovrà cercare di ingannare "C" mentre "B" dovrà cercare di aiutarlo a risolvere il quesito. Se "C" non sarà capace di individure la natura di "A", il test viene superato.

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2) Coffee Test. La macchina deve essere in grado di preparare autonomamente un caffè.

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3) Robot college student test. Alla macchina è affidato il compito di affrontare e superare l'università.

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4) Employment test. Alla macchina è assegnato un importante lavoro in ambito economico, che dovrà svolgere al pari o meglio dei suoi colleghi.

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Superati tutti e quattro la macchina sarà considerta di Intelligenza Artificiale Forte.

La chiave di soluzione del problema sarà quella di mantenere un atteggiamento ambivalente nei confronti dell’Intelligenza Artificiale. Un mix tra timore e desiderio di semplificare la vita quotidiana attraverso una sua costante applicazione!

 

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NEURALINK

Neuralink

Il progetto per farci diventare cyborg telepatici

L'azienda, fondata dall'imprenditore statunitense nel 2016, mira a realizzare interfacce neurali in grado di collegare cervello e computer.

Neuralink sarà un'interfaccia neurale in grado di trasmettere e ricevere segnali da qualsiasi parte del cervello. Elon Musk sostiene che il suo progetto non sia così distante da quello che è l'attuale stadio dello sviluppo umano. «Ci troviamo già di fronte a un "terzo strato digitale". Nel senso che ciascuno di noi possiede il proprio computer o il proprio cellulare o le proprie applicazioni».

Inoltre, aggiunge «Le persone, secondo me, non si rendono conto che di fatto sono già dei cyborg. Siamo creature diverse rispetto a quelli che eravamo venti o dieci anni fa. La gente è un tutt'uno con i propri cellulari e il proprio computer e le proprie applicazioni». Quello che Neuralink potrebbe fare è inserire nel nostro cervello tutti quei dispositivi esterni che formano parte della nostra quotidianità e creare un "terzo strato digitale" integrato nel nostro cranio.

«Potremmo comunicare con un'altra persona in modo non compresso, diretto, concettuale», ha detto Musk in un intervista, «...Si verrebbe così a realizzare una telepatia consensuale», purtroppo non critica.

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L'obiettivo primario di Neuralink è aiutare chi ha subito lesioni cerebrali a causa di un ictus o del cancro e chi è affetto da quadriplegia o paraplegia. Elon Musk assicura che nel giro di quattro anni questi ultimi troveranno sul mercato dispositivi a loro dedicati. Per quanto riguarda usi diversi serviranno ancora otto o dieci anni. «Ciò dipende fortemente dai tempi delle approvazioni regolamentari e dal successo o meno dei dispositivi per persone con disabilità».  

PAYPAL

PayPal

Il metodo di pagamento online più sicuro al mondo

Elon Musk, che fin da giovane lavorò in ambito bancario, pensò di associare il mondo della finanza all'avvento di internet. Volle creare la prima banca online della storia e, grazie al ricavato di Zip2, fonda la sua nuova azienda, X.com. In seguito, con la fusione della società di Peter Thiel, nacque PayPal.

 

PayPal nasce come uno strumento per semplificare gli acquisti effettuati tramite internet e senza dover fornire in rete i numeri della propria carta di credito. Consente di creare un conto virtuale i cui fondi sono trasferibili tra utenti senza scambio di dati personali. Questo servizio di pagamento online tiene al sicuro i dati della carta o del conto corrente di appoggio, in quanto si pone come intermediario garante tra il cliente e il negozio virtuale dove viene effettuato l’acquisto o il servizio.

Si prenda per esempio una prepagata come la PostePay. Si tratta di un metodo di pagamento notoriamente ritenuto comodo e veloce. Per ricevere un versamento su tale carta è però necessario fornire tutte e 16 le cifre riportate sulla carta ed il proprio nome e cognome. La carta prepagata non presenterà altra copertura se non quella fornita dalle quattro cifre di sicurezza di cui solo il legittimo proprietario dovrebbe essere in possesso. Alcuni sostengono però che tali cifre siano reperibili da malintenzionati e che metodi di pagamento come questo sono da ritenersi alquanto precari.

In risposta proprio a tali problematiche nasce PayPal che si pone lo scopo di risolvere i requesiti di sicurezza che nascono con gli acquisti on-line. Si tratta dunque di una società, tra le prime al mondo, ad essersi impegnata per lo sviluppo dell’e-commerce. Gli acquisti su internet hanno dunque un partner stabile ed affidabile che in ragione di queste sue caratteristiche si è agevolmente diffuso a livello mondiale.

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